Quando i tuoi desideri si avverano ...non ti senti un po' in colpa?

Mi riferisco quando uno spera che al capo gli pigli un coccolone, oppure alla suocera o all'autista che ti ha tagliato la strada.
E poi succede!
Non ti senti un po' in colpa?
O non ci fai caso?

Una mia prozia per esempio è molto brava in queste cose, la scena tipo (e lei non sa neanche guidare) è questa:
"Quello lì guarda come guida, é un teppista, ora si va a schiantare!"
Sbadabum, crash, sbang!
E quello si schianta.

Ma lei non si è mai attribuita la dote di portare ièlla o di prevedere il futuro.
Una persona vicina alla famiglia, troppo vicina, che è sempre stata ingombrante per molti vari motivi, pare abbia un brutto male.
E io spesso, lo ammetto mi sono chiesta "Ma il fumo fa morire tutti e questa persona che fuma dal mattino alla sera no??" e mi sono chiesta molte altre cose simili.
Questo perchè se non ci fosse lei molte cose sarebbero più facili, non essendo possibile allontanarla e dimenticarla l'unico altro modo per ovviare al problema era nei miei pensieri, per citare la mia prozia, farla schiattare.

D'altronde anche nelle fiction, quando un personaggio non va, o non serve più o non si sa come allontanarlo, schiatta.
A questa persona hanno detto che probabilmente ha una cosa seria e che non si può operare, e io non so bene come sentirmi.
Certo non penso di avergliela davvero "tirata" io, però ora sebbene un po' penso "che liberazione sarà" dall'altra so che ad altre persone mancherà, o comunque saranno tristi, e mi sento in colpa.

Ho un rapporto strano con la morte, temo molto quella dei miei figli e del mio compagno, la mia sopratutto ora che sono madre, perchè se proprio devo morire spererei di farlo quando sono più grandi e più indipendenti. Ma per tutto il resto per me è un "è la vita". Certo mi è morto solo un nonno a cui non ero molto affezionata e un cane che però ultimamente vedevo poco. La tristezza c'è sul momento, poi qualche pensiero tipo "in genere lui era lì" e invece non trovi nessuno, ma poi passa.
D'altronde anche quando è morto il tanto amato nonno di Lui, Lui è stato triste un po' poi la vita continua. Lui dice che sono un tipo pragmatico, forse lo sono talmente tanto da vedere anche la morte sotto un aspetto asettico. Forse è perchè non mi ha mai sfiorata troppo da vicino (anche se durante l'ultimo parto quando Andrea era fermo incastrato a metà, ho iniziato a pensare al peggio per entrambi). Forse è un mio modo per proteggermi, o forse non sono una persona empatica.
Si non sono molto brava a consolare, mi sembra tutto inutile e superficiale, spesso preferisco il silenzio e la semplice vicinanza.

Nessun commento:

Posta un commento