Rebecca esci!!

Una mia carissima amica sta partorendo.
E non avrei mai pensato di emozionarmi così tanto.
Di stare così tanto in ansia per il fatto che non ho novità.
Una nuova vita, in tutti i sensi. Una nuova vita anche per la mia amica che diventa mamma, una cosa che se non provi non puoi sapere.
Mi vengono i brividi a pensarla in sala parto, non riesco a immaginarla.
Sempre che stia andando tutto bene, più il tempo passa più sono in ansia.
Una nuova vita che ci unirà perchè sarà un'esperienza unica che abbiamo provato entrambe, e non mi riferisco solo alla gravidanza e al parto, ma al cresce una piccola creatura.
E i nostri bambini fra qualche tempo, giocheranno insieme!


Ci vorrebbe un'amico (ovvero odio le serie tv)

Sapete cosa non sopporto davvero delle serie americane?
Gli amici.
Hanno tutti un sacco di amici (per un sacco intendo più di uno), e in genere hanno solo quelli senza dover gestire parenti.
A partire da Friends, passando da Una mamma per amica...
A me basterebbe un'amica per uscire una sera. Non che sia mai stata da serata in discoteca e alcool. Ma ora ho proprio voglia di un'uscita sole donne con alcool e musica...
Ma sembra infattibile.
Tutte le mie amiche sono incinta e molto indaffarate, quando ero incinta io non volevo uscire (e non potevo bere...) per cui sono più di due anni che non esco seriamente con le mie amiche più care.
Oppure abitano lontano e tutti gli spostamenti sono faticosi e lunghi.
Qui nel nuovo paese ancora nessun amico nuovo e quindi intorno a me c'è il vuoto. La cosa stupenda è che ci si è creato il vuoto anche nelle amicizie di lui, tra amici che ci snobbano perchè abbiamo figli...e amici che stanno aspettando figli (pure loro). Per cui non facciamo altro che frequentare parenti o noi stessi, senza svagarci davvero mai.
Per cui odio Sex and the City perchè si vedono, sentono, escono di continuo.
Odio Cougar Town perchè tra lavoro, famiglia e vicini sono una grande famiglia felice.
Odio anche Brothers and Sisters perchè è vero che sono tutti parenti... ma sono tanti. Io e Lui siamo pure figli unici!

Le odio non perchè sono tutti ricchi e vivono in case assurde.
Ma perchè hanno un sacco di amici.
Che riescono pure a frequentare.
Io nel migliore dei casi poi non riesco ad organizzare niente perchè non ho tempo!

E allora perchè non ripiegare sui colleghi di lavoro? Beh nonostante mi abbiano rinnovato il contratto fino a dicembre, io lavoro da casa!
Quindi niente colleghi, niente amici!!
Odio quindi anche Scrubs, Grey's Anatomy e Ally McBeal!

Infatti mi sento molto più affine con The Americans al momento.. e ho detto tutto.

Comunque se avete da consigliare qualche serie asociale ditemi pure!! Così smetto di piangermi addosso..


L'alveare e le api regine

Stavo quasi impazzendo a cercare una ludoteca dalle mie parti, sapevo che c'era un'associazione che aveva un piccolo spazio gestito a ludoteca, ma non avevo più trovato notizie.
Caso vuole che oggi mentre uscivo dalla biblioteca, una signora mi chiede dov'è la ludoteca l'Alveare.
Io, che ne sapevo meno di lei, mi sono incollata a cozza perchè lei aveva un'informazione in più di me: la ludoteca era aperta ed era nello stabile della biblioteca.
Due informazioni più di me!
Lo spazio è un po' triste, sta nello scantinato della biblioteca, l'associazione è volontaria. Mamme volontarie tengono aperto lo spazio, e lo gestiscono. Per 20 euro si entra a far parte dell'associazione, si può portare il bimbo tutti i pomeriggi dal lunedì al giovedì (ma non lo si può lasciare lì solo, non è un baby parking), si può prendere in prestito lo spazio per le feste e si ha l'assicurazione.
L'idea mi è comunque piaciuta, mi serve un posto dove portare Ricky d'inverno o comunque dove farlo giocare e fargli vedere altri bambini.  A casa dopo un po' ci si annoia.
Almeno io mi annoio, tra le altre cose l'associazione si ripromette di creare uno spazio per poter fare due chiacchiere tra mamme.
Mentre parlavo con una delle mamme volontarie che stava sgranocchiando un biscotto, Ricky si fiondava su tutte le palle che incontrava, tirava un carrettino, prendeva un giochino.
Una nonna (li avrà portati lei i biscotti?) ha detto ben due volte: "Guarda il piccolo come è intraprendente!".
Si perchè lui era il più piccolo di tutti, e anche io.
Come sempre.
Una congiura.
Ok volevo essere una mamma giovane, ma non pensavo di essere l'unica!
Mi vengono i complessi di inferiorità con le altre mamme più grandi!
Sento sempre che mi guardano dall'alto in basso.
Che pensano sia una bambina anche io.
Ho anche tagliato i capelli, sperando di sembrare più grande, ma niente. Ultimamente mi sto truccando, ma ancora niente. Per citare il telefilm che ha dato il nome al blog (Appunti di un giovane medico): è meglio se mi faccio crescere la barba o metto gli occhiali per sembrare più adulto?
Sarà che tutti mi trattano da bambina, nonostante io ormai sia una mamma e nonostante dia spesso del filo da torcere ai miei interlocutori. In genere solo dopo avermi conosciuta un po' meglio, si dimenticano di quanti anni ho. Tanto che Lui è molto più grande di me, le mie amiche anche e la mia responsabile al lavoro mi chiede consigli sul figlio che è pure più piccolo di Ricky...
Però perchè è così difficile oltrepassare quella soglia?
Voi avete qualche consiglio? Fingo di essere piccola e assecondo finchè non ci si conosce meglio? Faccio la sostenuta?
Metto gli occhiali?
Come faccio a non sentirmi più una bambina?
Perchè mi sento sempre una bambina?
Come dice Riccardo...: Ma?
Boh!

Annina Mia

Pensavo non sarebbe più tornato,
 invece eccolo lì,
 il mostro della rabbia che accompagnava i miei dì.

Già perchè tra le varie fluttuazioni ormonali (che minano il mio tranquillo e propositivo carattere), la stanchezza e la preoccupazione, ho passato il periodo - nascita di Ricky fino ad almeno 9 mesi dopo - nel buio del baby blues che è poi sfumato pian piano facendosi vedere solo a sprazzi in giornate stanche o piovose.
E pensavo di averlo superato.
Quegli scatti di rabbia, o di pianto, o di nervoso, eccessivi, tristi e inappropriati.
Invece ogni tanto (guarda caso sopratutto quando non ho dormito la notte prima...) riemerge e mi spaventa.
Per un attimo ha il sopravvento, stringo l'oggetto che ho in mano, o lo scaglio con forza (capita anche con gli strofinacci e lì capisco a maggior ragione che sto facendo 'na cazzata, perchè dopo un breve guizzo si afflosciano con scarsi effetti).
Poi respiro e cerco di riprendere la calma e il senno.
Ora che conosco bene il mio mostro lo controllo sempre meglio, ma ogni tanto scappa lo stesso.
Sono normale dottore?
Ora che ho meno ormoni in corpo è più facile da gestire e in ogni caso si fa vedere mooolto meno.
Ma ...sarò normale dottore?
Sono cresciuta con un padre iroso, non avevo pensato di poter essere io l'iraconda di famiglia, non mi piace l'idea di una mamma mostro che è sempre buona e dolce e poi gli prendono i 5 minuti e spaventa i propri figli.
Ma magari è normale.
Nel senso, io non ricordo quasi niente della mia infanzia, ma ci saranno stati momenti in cui i miei avranno perso le staffe... e nonostante il padre di fama irascibile, io non li ricordo.

Ad ogni modo dopo lo scatto di rabbia per una mela rifiutata, che è poi volata dal tavolo al cucinino, ho consolato Ricky che si era spaventato (non voleva mangiarla, si lamentava gridando e stava buttando tutto per terra...cosa che non faceva a 6 mesi, deve farlo a un anno e mezzo??) poi l'ho preso e mi sono messa a ballare con lui in braccio cantando a squarciagola Annina di Max Gazzè.  Che tra l'altro ci sta sempre secondo me, è molto catartica se cantata riferendosi ad un bimbo e non all'amata di turno...*
E Ricky ha preso a ridere come un pazzo. E anche io.
Abbiamo fatto pace.

                      * Annina

Se ho cambiato lo shampoo è per te amore mio     ecologico, e così salviamo l'ambiente
se ho cambiato città è per te amore mio                   campagna, aria più pulita e prati
se ho cambiato divano è per te amore mio              no vabbè questo l'abbiamo fatto per noi
guarda quel cappottino lo prendo per te                  ormai il 90% degli acquisti
lo faccio per te                                                               sono per lui

se ti porto al mare è per te amore mio                     si perchè ai bambini fa bene
se ti porto a ballare è per te amore mio                   sostituite ballare con parco giochi
se ti porto a Parigi è per te amore mio                    sostituite Parigi con giostre
guarda quell'orsacchiotto lo prendo per te             
lo faccio per te

se non bevo caffè è per te amore mio                     in gravidanza e allattamento vietatissimo
se ascoltiamo Vivaldi è per te amore mio             dicevano facesse diventare intelligenti
se non fumo più è per te amore mio                      questo non fa mai bene
guarda quel fiorellino lo prendo per te
lo faccio per te

Annina miaaaa
Annina mia
Annina miaaaa
Annina mia

Se guardiamo il tramonto è per te Annina mia
Se contiamo le stelle è per te Annina mia
ma se vuoi fare qualcosa per me amore mio                      
stai zitta                                                                            STAI ZITTO!
stai zitta
Annina mia
stai zitta
amore mio
stai zitta                                                                          AMORE MIO,

stai zitta
amore mio
stai zitta
Annina mia
stai zitta
amore mio
stai zitta                                                                           STAI ZITTO!
stai zitta
Annina mia
stai zitta 



Ps: buona notte mostro, non farti vedere per un bel po' please!

A lezione di genitorialità da Grande Orso

Come dicevo in un vecchio post, ho comprato la serie completa delle storie di piccolo orso e grande orso. Probabilmente Waddell aveva studiato psicologia, perché l'approccio sempre calmo e disponibile di grande orso potrebbe essere preso d'esempio da molti genitori.
Come quando piccolo orso ha paura dei rumori del bosco o del buio, grande orso ascolta piccolo orso e non gli dice semplicemente che sono frutto della sua fantasia o di non preoccuparsi, ma ci ragiona sopra e cerca di dare una spiegazione o un rimedio alle sue paure. Oppure quando piccolo orso decide di emanciparsi nella sua piccola caverna orsa, grande orso lo appoggia, dandogli comunque la possibilità di tornare quando vuole.
E quando torna piccolo orso, non lo prende in giro ma anzi ammette che gli è mancato è insomma il primo a manifestare i propri sentimenti. E ancora quando piccolo orso si propone di aiutarlo nei lavori di casa grande orso si fa aiutare, e dopo mantiene la promessa di giocare con lui.
Piccole cose, piccoli gesti di coerenza che è difficile vedere in giro.
Mi sarebbe piaciuto avere un padre così.
Mi piacerebbe essere un genitore così.
Poi però mi chiedo se uno ha un genitore così, lo odia lo stesso durante l'adolescenza? o magari lo odia ancora di più!
O peggio, magari piccolo orso da grande è diventato un eroinomane ubriacone...
Infondo questo non possiamo saperlo.