Toc toc

Oggi parleremo della questione dei primi movimenti fetali.

Bollicine che scoppiano, il nuotare di un pesciolino, battiti d'ali di farfalla...

Ok tutto molto poetico, ma diciamo la verità, NON RENDE MOLTO L'IDEA!!
Per cui vivi nell'ansia di "scambiare i primi movimenti con gorgoglii intestinali" come raccomandano tutti di non fare. E ci tengo a precisare che il mio intestino non ha mai e dico mai, sbattuto le ali! Semmai produce grosse bolle d'aria puzzolenti, facilmente riconoscibili.

E' vero che sono solo alla 15esima settimana, però se si spulcia su internet, si trovano donne che hanno sentito movimenti fin dalla 12esima settimana, quindi tutto può essere. Nel momento in cui faremo la prossima visita, mi sentirò più sicura di affermare che erano davvero movimenti quelli che ho sentito.

Per il momento quello che ho avvertito sono stati due tipi di movimenti: uno è più specifico, proprio una specie di spinta singola, grande mezzo cm, un toc, come quando qualcuno da fuori con l'indice ti schiaccia un po' la pelle,tutto questo da dentro, ovviamente. L'altra sensazione, più vaga, che all'inizio mi ha fatto spaventare, è come avere il cuore il pancia. Proprio come quando corri che senti il cuore in gola, ho sentito un battere (non proprio ritmico, più confuso) veloce di breve durata nel basso ventre. La prima volta mi sono stupita e boh, quando poi è ricapitato un paio di giorni dopo, mi sono preoccupata e ho pensato anche di chiamare il ginecologo, temendo fosse qualcosa di brutto. Poi ho provato a cercare se fosse un sintomo ufficiale di qualcosa di tipico della gravidanza. E ho trovato su un forum una ragazza che descriveva i primi movimenti proprio come avere il cuore nella pancia.

Aspettiamo quindi di avere maggiori conferme in merito, e tante bolle a tutti!

Elementi scollegati

Tutto vecchio, questa è più o meno la sensazione che provo, nel senso, tolto quando sto mangiando che sento quindi il gusto di quel cibo, per il resto ho sempre una sensazione come di vecchio. Vorrei purificarmi, vorrei mangiare o bere qualcosa che mi lasci un buon gusto, ma non solo in bocca..in tutto il corpo.

Poi ultimamente mi sento più nervosa, e lui invece di darmi ragione, mi dice che tutto sommato sono meglio ora di prima, perchè prima neanche me ne rendevo conto ma ero molto tesa..! Bene, ottimo, scoprire così le cose.

Prima mi ha comunicato che forse tarda sta sera perchè vuole andare tipo ad un convegno e la cosa mi ha messo su una tristezza che mi ha bloccato, tutta l'energia che avevo prima, si è ridotta alla solita fiacchezza. Dovrei lavare i piatti e stirare, ma proprio non ne ho voglia..

Dovrei anche limarmi le unghie che , al contrario dei capelli, mi stanno crescendo tantissimo. A volte mi rendo conto che queste pagine risultano essere per lo più una sequela di lamentazioni sul tema gravidanza. Ammetto che leggere questi post non rende molto allettante la cosa. Ma sto cercando anche io di capire come va, spero comunque vada sempre meglio..

Ora raccolgo le forze per fare qualcosa, magari anche solo yoga (ho trovato tanti corsi per gestanti su youtube), la giornata oggi è grigia proprio che almeno nevichi!

Pasta all'indonesiana

Con un po' meno nausea riscopro la voglia di cibo dai sapori più orientali. Solo che purtroppo non me la sento di andare allegramente dal cinese e ordinare un involtino vietnamita, non si sa mai ecco.

Per cui con santa pazienza e grazie al mio aiuto cuoco personale, ho preparato una pasta dal sapore orientale. O almeno all'inizio doveva essere così, poi sbirciando in giro ho trovato varie cose lui voleva curry e quindi ho inventato:

PASTA ALL'INDONESIANA x2

pasta lunga e sottile 130gr

una zucchina e una carota (volendo mezza cipolla)

crema di cocco

un cucchiaio di curry (secondo i gusti)

olio di arachide (o di sesamo)

un pizzico di sale, un pizzico di garam masala

Mentre l'acqua si scalda, tagliate a striscioline o a cubetti piccoli le verdure e fatele appassire in padella con l'olio e un pizzico di sale. Quando buttate la pasta, aggiungete alle verdure le spezie, fare insaporire e poi togliere dal fuoco.

Una volta scolata la pasta fatela saltare nelle verdure riportate a temperatura, poi aggiungete la crema di cocco con un goccio di acqua, mescolate bene e servite caldo.

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Un albero per inquinare meno

“Tratta bene la Terra!

Non è un’eredità dei nostri padri

ma un prestito dei nostri figli”

Antico detto masai, Kenya

Ciascuno di noi lascia una impronta sul Pianeta: è il segno del nostro stile di vita, delle nostre abitudini e della nostra identità. Parla di noi.

L'impronta ecologica, in particolare, descrive il nostro impatto energetico, cioè il consumo di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle. Ci sono test online per avere un'idea di quanto è grande la vostra, vi stupirete!

Ad esempio, quanti sanno che le attività in rete, i blogs, i social network e i siti, inquinano?

E' difficile immaginarlo, poiché pensiamo sempre ad azioni “virtuali” e quindi ecologiche, eppure dietro i nostri dati c'è combustione, produzione di anidride carbonica.

L'immensa mole di informazioni che produciamo richiede infatti un “magazzino” concreto, gestito e alimentato da fonti energetiche spesso non delle più pulite: i data center funzionano prevalentemente a carbone, tanto da esser definiti “le fabbriche del XXI° secolo”.

Tornando alle nostre attività on line quotidiane, l'Agenzia francese per l'Ambiente ADEME  calcola che una mail rilasci nell'atmosfera almeno 19 grammi anidride carbonica: ipotizzando venti mail al giorno per ogni persona, una impresa che occupi 100 persone  produce annualmente emissioni di CO2 equivalenti a più di 1000 kilometri percorsi in automobile. Stessi conti si potrebbero fare per la gestione di un blog e per il traffico rappresentato da ogni visitatore oppure per le nostre ricerche su Google, per i profili facebook eccetera.

L'inquinamento del web è impressionante perché le cifre sono destinate ad un aumento esponenziale impossibile da prevedere...

In particolare, questo blog aderisce alla campagna di compensazione dell'anidride carbonica CO2 Neutral: significa che un albero piantato per me dall'azienda ecofriendly Doveconviene, bilancia la CO2 del mio blog producendo ossigeno.

Doveconviene ha un'anima green perché mette on-line i volantini pubblicitari che di solito riceviamo per strada o per posta, risparmiando così un po' di carta e di alberi. Segnala le offerte più vicine a casa tua di CometEurospinEldo, e ti evita lunghi spostamenti inutili, risparmiando pure un po' di carburante: con la campagna CO2neutral ha già piantato quasi 2000 alberi (anzi, diamo una mano ad arrivare alla cifra tonda!).

Il meccanismo è semplice: ho conosciuto Doveconviene.it,  e ho aderito alla campagna, assolutamente gratis, pubblicando questa notizia sul mio spazio online: doveconviene ha un parter ecologista e no profit in Germania, cui paga la piantumazione del mio alberello, che posso vedere sul sito Iplantatree : si tratta di una quercia in una foresta di Gratz danneggiata nel 2007 dal tifone Kyrill. Se avete a cuore la Terra, le informazioni e le iniziative non mancano!

Bastano piccoli gesti per cominciare, che diventerranno grandi abitudini per voi e per i vostri figli, e proprio perchè vorrei un mondo più pulito per mio figlio che cerco (anche in questo modo) di inquinare il meno possibile.

Mi secca un po'... la pelle.

Sta notte ho sognato che lui fabbricava una specie di ecografo e mi faceva un’ecografia, dove vedevamo il cucciolo che si muoveva tutto e aveva anche gli occhi aperti. Mi sono svegliata serena.
Poi mi sono riaddormentata e risvegliata per colpa della gola secca, che mi ha fatto tossire come una matta. Finito di tossire non so se era il cucciolo o solo la pancia che è più sensibile, so solo che ho sentito come rimbalzare qualcosa là sotto per qualche secondo. Poi più niente..
Per quanto riguarda i cambiamenti fisici è qualche giorno che mi si screpola il seno (soprattutto zona capezzoli e dintorni), così mi sono informata su come prevenire questa cosa che non andava via con la crema semplice.
Ho trovato tre tipi di rimedi: lanolina, olio di iperico e un certo olio Vea.

La lanolina ho scoperto essere ricavata dal primo lavaggio della lana, è a consistenza cerosa, è giallina e ha un odore molto intenso.
L’olio di iperico non è un vero olio, ma un oleolito nel senso che i fiori di iperico sono messi a macerare in un altro olio (in genere quello di girasole), colore arancio, pare macchi molto, anche questo odore intenso.
L’olio Vea invece sembra essere solo vitamina E, al contrario della lanolina non è necessario toglierla in caso di allattamento, tutte e tre prevengono le ragadi.
Ho scelto l’olio di iperico, che alla fine può sempre servire, solo che quello che ho preso non mi convince e volevo quasi cambiarlo.
A partire dall’inci non mi convinceva, per non parlare di odore e colore..non odora di niente in particolare ed è trasparente!

Oggi sto un po' meglio, gli odori forti mi provocano sempre un po' di nausea, ma è molto più gestibile, sono tre giorni che non vomito e che forse mangio un po' di più. Cavoli dovevo lavare i piatti!

Vado a farlo va..

Intrattenimento da attesa

Sta mattina mi sono persa una puntata di Everwood, perché lui è rimasto a casa per finire un lavoro. Sono le primissime puntate, che stanno ridando su mediaset, almeno ho un appuntamento fisso tutte le mattine. Ricordo che da ragazzina quando lo guardavo insieme a mia madre mi ritrovavo sempre in qualcosa che succedeva nella puntata, e finivamo col guardarci come dire "allora l'adolescenza è uguale proprio per tutti".



Ieri sera siamo andati a comprare un libro di fiabe, ho voluto prenderlo per due motivi: uno è che comprare già un vestitino mi sembra estremamente prematuro, voglio almeno iniziare a sentirlo e magari sentirmi un po’ più incinta, due è che tanto la tentazione di prenderlo ce l’avevo già per cui questa era una scusa perfetta. La scusa è che ho bisogno di sentirmi più incinta, di ricordarmi perché l’abbiamo fatto, invece di ricordarmi solo della nausea e del vomito.

Il libro che abbiamo preso è la raccolta dei racconti della serie Boscodirovo dell’autrice Jill Barklem. L’avevo notato nelle librerie durante gli acquisti di natale, ma non ricordavo il titolo, ricordavo solo che di sicuro avevo letto qualcosa quando ero piccola. Cercandolo a casa ho trovato quello che mi ricordavo, ma non era della serie Boscodirovo ma questo era un BoscoVivo. Vabbè, allora siamo andati a prendere questa raccolta. Letta la prefazione ci siamo innamorati dello stile di questa scrittrice, dice di aver fatto ricerche per creare un mondo che fosse il più possibile realistico per un topolino. E leggendo una qualsiasi delle storie del libro si può ritrovare questa cura in frasi come “la zuppa fumante di nocciole” oppure “un the alle foglie di rovo”, ricreando così un mondo completamente coerente e avvolgente.
Per non parlare dei disegni che sono davvero deliziosi, sembrano fatti a matita, non sono perfetti sono leggermente sfocati nei contorni, e al tempo stesso dettagliatissimi. Appena me la sento voglio provare a rifarli, una volta me la cavavo a disegnare, chissà se ho perso tutto oppure no.

Tra l’altro ne ho parlato a mia madre che dice che avevo un libro di quella serie, ma non l’abbiamo trovato, poi mi dice: ma tu avevi fatto anche un disegno una volta.. E’ vero da piccola avevo rifatto un disegno microscopico di un segnalibro rosa che aveva mia madre e che mi piaceva un sacco, sono andata a cercarlo (me l’ero fatto regalare alla fine) e ho scoperto che era proprio un segnalibro di questa serie!

4 il mese fortunato?

Il sognato quarto mese, quello della svolta..

Ma purtroppo sono leggende popolari, non funziona, sono praticamente alla 15esima settimana e non è cambiato un piffero! Vabbè la nausea forse è diminuita, sento un po’ meno gli odori, ma non ho fatto gradi progressi in fatto di vomito. Ho avuto giusto due giorni di tregua che hanno avuto solo l’effetto di illudermi, visto che poi ho rimesso tutto il thè del mattino tipo idrante. Tra l’altro sta iniziando a preoccuparmi lo smalto dei denti visto come li sento dopo, ora ho preso un dentifricio che dovrebbe riparare lo smalto, della serie ‘non è vero ma ci credo’.

La pancia continua a non vedersi, anzi mi sembra diminuita! Sarà che in tre mesi non ho preso un grammo, boh, in generale si è arrotondata nel senso che è sparito il segno in mezzo alla ciccia, quello sopra l’ombelico, ma a parte quello non si vede nulla. Continuo a controllarla, sopratutto la mattina ma vedo solo quella ciccia davanti, che rabbia.



La crusca è entrata nella mia dieta nella speranza di contrastare la stipsi, sono sapendo come usarla mi sono fatta una mela a pezzetti, due mandorle, miele e due cucchiaini di crusca. Poi ho letto sul mio fidato libro: visto che la crusca scende molto velocemente se non siete abituati a mangiarla iniziate con un pizzico perché se no potrebbe accelerare troppo il processo e impedire l’assorbimeto delle sostanze nutritive. Mi sono spaventata e ho pensato che l’indomani ne avrei messo meno, o magari avrei aspettato un giorno prima di riutilizzarla. Sono al mio canonico terzo giorno di stipsi e ancora non è scesa sta crusca..mo che devo fare?!

Intanto fisso la cucina piena di piatti, sul balcone ci sono panni da ritirare (ma la vicina ha cucinato e ho paura di uscire), ci sono panni anche nella lavatrice, ci sono panni anche da stirare. Ma prima sporcavamo meno roba?



Poi il casino, il bagno sempre da pulire perché lui fa sempre le cose a metà, il letto da rifare, però ho tolto l’albero l’unica grande conquista di oggi.

Infine la ciliegina sulla torta, che mi fa sentire ancora più inutile, di cui non avevo ancora parlato è che non lavoro nemmeno: visto che il mio ultimo contratto è finito proprio una settimana prima di sapere che fossi incinta. Sigh*

ps: per quanto riguarda la cucina, oggi patatine per fermare la nausea, mini calzone avanzato ieri dal pranzo dai miei e verdure surgelate saltate in padella, che vita!

calzone e con contorno

La fine del primo trimestre

Il famigerato terzo mese è proprio qui. Con le sue nausee sempre più forti, la stanchezza, la stitichezza, e new entry il vomito! Speravo proprio di evitarmelo e invece si è insinuato dapprima al mattino per poi distribuirsi su tutto l’arco della giornata. Fortunatamente il record attuale è di 3 volte al giorno se non erro, ma credetemi, una basta e avanza.

Per il resto il terzo mese è poco diverso dal secondo, il seno si è calmato e fa meno male e la pancia sembra sempre il risultato di una dieta ricca di grassi e scrutarla ogni sera e ogni mattina non la farà assomigliare di più ad una pancia da gestante.

Sembra ancora impossibile avere una vita dentro di sé. Ogni tanto faccio dei gesti strani e mi devo ricordare che sono incinta, ogni tanto mi stiro qualche muscolo della pancia e ho paura di aver combinato danni.

Per quanto riguarda il cibo: è tutto più buono se preparato da un altro non in vostra presenza. A casa nostra sono sempre stati banditi cibi precotti o fuori stagione, e la carne l’abbiamo comprata una volta sola in un anno. Da quando sono incinta invece ho sempre una busta di cibo liofilizzato o surgelato, le verdure che riesco a mangiare sono quelle estive (zucchine e melanzane) e la carne è stata comprata spesso a discapito del pesce di cui solo il nome mi fa smuovere lo stomaco.



Avendo vomitato ormai quasi tutto, evito di ricomprare per due volte le stesse cose e ho paura a finire alcuni cibi, per fortuna il mio compagno funziona abbastanza bene come spazzino finendo confezioni a metà. Il secchio sarà, in questo mese, il vostro più grande amico anche se verrete prese in giro, sappiate che è proprio tipico di quasi tutte le donne incinte. Le prime volte che mi è accaduto di rimettere i gatti mi guardavano stupita e sparivano dalla zona, ora invece mi stanno quasi più vicini assistendo preoccupati alla scena da L’esorcista che mi vede protagonista.
[Vabbe vi risparmio la foto della bambina che vomita... ma se proprio volete vederla andate qui]

Pare che a volte nausea e vomito siano dati dal fatto che non si desidera davvero la gravidanza, vi lascio quindi due testimonianze a riguardo una vera di mia madre, l'altra tratta da Sex and the city:

Dottore: Ma lei è felice di questa gravidanza?

Mamma: Prima si... ora un po' meno.

[youtube=http://youtu.be/9YATgTPdag4]

A volte l’unica cosa da fare in questo mese è stare immobili e sperare di percepire qualche segno di come stiamo davvero. Perché è tutto talmente confuso che non si riesce a capire se si ha fame, o se il problema è che non si è digerito il pasto…e presto uscirà da dove è entrato. A volte vi verrà da correre in bagno per altri motivi, ma senza risultati, altre vi dimenticherete quasi di andare. Alla domanda: come stai? Buh! - Sarà la risposta più appropriata.

L’ecografia di questo mese è più appagante, il vostro cucciolo sarà cresciuto e sarà ora di fare test come la traslucenza nucale e gli esami ormonali relativi a trisomia e spina bifida (di cui sto ancora aspettando i risultati, cercando di non pensarci).

Arrivati stremati alla fine del terzo mese (sia io che il mio compagno che deve pulire e cucinare al posto dell’ameba che sono diventata) ci si ripete che il quarto mese sarà quello buono, quello in cui le cose migliorano, quello dove non si vomita più, dove si hanno più energie e la pancia inizia a vedersi!

Speriamo.

Lo ammetto ho mangiato troppo...

Tutto quello che ho raccontato nel post precedente fa parte dei cambiamenti interni, che non ti fanno sentire  incinta, ma solo malaticcia.


Un’altra cosa che non ti fa sentire incinta sono i cambiamenti esterni: il seno, la pancia e per alcune anche il sedere.
Il seno si gonfia, diventando dapprima duro e estremamente dolorante per poi diventare una specie di Marshmallow gommoso e vagamente assomigliante al memory, sapete quel materiale che usano per i materassi? Quello che prende la forma e ci mette un po’ prima di tornare della sua forma originale? Ecco. I reggiseni non ti stanno più e se hai un torace piccolo fai fatica a trovare qualcosa che abbia coppe abbastanza grandi senza che ti scivoli via.



La pancia dal secondo mese (almeno nel mio caso..) perde da subito il punto vita, quella leggera rientranza che mi dava un aspetto sano, per farmi assomigliare più ad una patata. I vestiti così si trasformano tutti in sacchi e nessuno riesce più a sfinarti, oltre al fatto che tra il seno e la pancia non riesci più a trovare una maglia che ti stia come ti ricordavi.

Non essendo mai stata una silfide nessuno si è accorto del mio punto vita mancante, e questa cosa non so se mi consola oppure mi deprime, in compenso molti hanno notato le mie due taglie in più di un seno che già calzava una 3° abbondante, imbarazzandomi oltremodo.


Le cose positive sono che nonostante tutto il mio peso è ancora rimasto lo stesso, e il mio viso nonostante la nausea e la stanchezza che mi fanno sentire una scarpa vecchia in effetti non è così male, non so se appare radioso, ma non sembra così devastato rispetto a come mi sento dentro.


Così piano piano siamo approdate al terzo mese, famigerato perchè in teoria è il mese in cui tutte dicono di essere incinta (anche se io per motivi tecnici l'ho detto prima), e il mese che una volta superato ti fa tirare un sospiro di sollievo perchè l'aborto spontaneo non è più così frequente.

5 settimane e 1/2

Torniamo indietro di qualche settimana…

Ovvero alla 5°, settimana in cui non avevo nessunissimo sintomo. Evviva direte voi. E invece chi non ha sintomi è solo nel panico perché non si sente incinta, perché pensa che qualcosa non va. E inizi a pensare: magari avessi un po’ di nausea, un po’ di sonno, perché non faccio litri di pipì!! Ci vorrebbe proprio un po’ di quella nausea che nei film e nei telefilm è il più sicuro test di gravidanza. Una donna vomita? Allora è incinta, in genere alle primissime settimane.

FALSO assolutamente falso. Infatti alla mia 5° settimana non avevo assolutamente nulla, e il mio fidato libro sulla gravidanza (che dopo il 4° test positivo sono corsa a comprare) mi rassicura dicendo che se non ho ancora nessun sintomo sono ancora in tempo, e in genere alla 6° settimana qualcosa arriva.

E precisa come un orologio svizzero di cioccolato, alla sesta settimana arriva la famigerata nausea.



Che è diversa da quella che normalmente uno conosce, infatti il mio compagno mi guardava mangiare biscotti (appena dopo aver detto che avevo la nausea) e diceva: “secondo me la tua non è nausea, mangi sempre!”. Non fatevi buttare giù da questi commenti, quella è nausea, è la nausea da gravidanza, quella che un secondo prima vi fa trattenere il respiro e quasi correre in bagno e un momento dopo vi fa afferrare un biscotto. E i biscotti iniziano ad apparire nella borsa, sul comodino, nelle tasche e quasi quasi vi viene voglia di tenerne uno anche in bagno.

I gusti iniziano a cambiare, non sembra vero ma da gran gourmet che eravate passate ad un surrogato della Parodi. Gli odori vi fanno tremare e fuggire e fare cose strane. Dalla sesta settimana ho iniziato a fare riti satanici (come li chiama il mio compagno) davanti alla porta di casa, perché una delle vicine non bene identificata dalle 10 del mattino inizia a cucinare le pietanze più pesanti e puzzose che esistano, così io accendo incensi, candele, spruzzo profumi davanti alla porta di ingresso.

PrimaSezVerdure

Le verdure che amavo sono state bandite dalla nostra casa, regalate e non comprate più perché ora il solo pensiero mi fa salire “lo schifo”, ovvero quella sensazione non bene identificata tra nausea e vomito ma che si risolve nel nulla.

Il secondo mese passa così tra nausea, preparazione di cibi super veloci, areazione continua della casa per purificarla dagli odori di cibo e abbandono delle pulizia e dell’ordine generale. Si perché lavare i piatti è un’esperienza raccapricciante, quanto pulire il bagno quando hai la nausea e un naso con cui potresti cercare tartufi.

E dato che la nausea stanca molto, oltre alla stanchezza normale che provoca qualche pisolino inconsueto per una come me, sistemare e spolverare sono l’ultimo dei tuoi pensieri.

Il divano (o il letto) diventano il tuo regno, eccovi la regina dei cuscini (e dei biscotti).


Aspettando di aspettare

Abbiamo preso la decisione circa un anno fa,  qualche mese dopo abbiamo fatto degli esami preventivi del sangue per escludere alcuni problemi e poi ho iniziato a prendere l’acido folico.

Alla fine del secondo mese di acido folico eravamo indecisi se iniziare a fare qualche “tentativo”, ma mi sentivo quasi una madre irresponsabile a non prendere l’acido folico per tutti i tre mesi consigliati, così abbiamo lasciato perdere.

Quando finalmente abbiamo iniziato a cercare sembrava non arrivare mai. Il primo mese è passato di prova, dal secondo però l’ansia dell’arrivo dell’ovulazione, durante l’ovulazione lo stress di coprire tutti i giorni fertili, e dopo l’angoscia dell’attesa, per non parlare della frustrazione quando quella linea non compariva e non compariva mese dopo mese. Giorni di ansia, abbiamo provato con il pompelmo (uno schifo inutile), con gli stick ovulatori, con il lievito di birra e abbiamo iniziato così a temere di avere qualcosa che non andava, mentre mese dopo mese, continuavo a prendere l’acido folico.

Alla fine quello che forse è servito di più è stato andare al mare dieci giorni, svagarsi e dimenticarsi di tutto. Infatti il mese dopo le vacanze, incredibilmente la linea rosa che non riuscivo neanche a immaginare potesse mai apparire, si è colorata, inequivocabilmente.

Bismama su Donnamoderna

Dopo ben quattro test positivi ho iniziato a crederci un po’ di più. Ma dal momento in cui sono rimasta incinta, sono iniziate le paure. Paura di un uovo cieco, paura di un’extrauterina, paura che qualcosa non andasse, di un aborto spontaneo, non sono diventata paranoica, però sotto sotto quei pensieri c’erano sempre. Inoltre le paure erano fomentate da zero sintomi e perdite di sangue. A circa sette settimane siamo così approdati al pronto soccorso dove dopo un’ora di attesa, sono stata visitata, poi con una sonda interna la dottoressa ha iniziato a cercare l’embrione. Sono stati attimi di panico perché subito era tutto nero, poi tutto grigio e poi si è visto solo un ovale nero. Ero tranquilla ma ho iniziato a pensare al peggio, quando d’improvviso ho visto uno sfarfallare, prima che lei dicesse che cos’era, io avevo capito. E il mio cuore e il mio respiro hanno iniziato a correre tanto che mi ha dovuto far trattenere il respiro prima di poter fare le misurazioni, perché mi muovevo troppo!

Il suo cuoricino era lì, che batteva forte, si vedeva nettamente il profilo del viso e in quel momento ho avuto la sensazione di disturbarlo quasi. Quel piccolo estraneo, quieto dentro la mia pancia era il mio bambino.