05:00

Questa volta mi sono svegliata e basta, non ho potuto dare neanche la colpa ai vicini, forse un po' al gatto, ma nel momento in cui ho deciso di alzarmi era fermo e zitto.

Ho deciso di alzarmi perchè non ce la facevo più a stare nel letto, mi annoiava troppo non prendere sonno. Ho deciso di alzarmi anche perchè dopo le varie paranoie del non essere una buona mamma, con l'avvicinarsi del parto sono partite le paranoie da e se ci sono delle complicazioni e alla fine di tutto, torniamo a casa in due e non in tre? Tutta colpa di quegli stupidi programmi sul parto, che una volta, tanto tempo fa mi era capitato di vedere. Come il mio solito (una volta quando ero piccola, ho aperto a caso un librone che stava leggendo mia mamma "Il maestro e Margherita" e ho letto alcune righe: ho beccato, pare, l'unico pezzo dove veniva descritta una scena di mutilazione, una ragazza travolta da un tram perdeva gambe e braccia e moriva dolorosamente...) ho visto una puntata dove una coppia era al terzo parto, i primi due figli però erano morti senza apparente motivo subito dopo essere nati. Questo si salvava è vero e loro tornavano in tre, a casa. Però mi ha lasciato un tarlo che fino ad adesso era in letargo e ora è uscito di nuovo a scavare.

Volevo evitare che la cosa diventasse morbosa, così mi sono alzata e sono andata a guardare un po' di tv. La programmazione tv italiana della notte ha sempre avuto picchi in salita o in discesa, niente vie di mezzo: o ti ritrovi "Dadada" musicale degli anni che furono, "Casa Vianello", telenovelas portoricane, il mitico Marzullo con le repliche de "Il cinematografo - si faccia una domanda e si dia una risposta" ; oppure filmoni da prima serata che non si sa come mai passano a quell'ora, telefilm di un certo calibro e programmi divulgativi. Io sono riuscita a scovare una puntata di Desperate housewives appena iniziata, niente male tutto sommato.

Ho mangiato due biscotti che a quell'ora mi viene sempre fame, ma non avevo mai assecondato questo bisogno. Sono tornata a letto e mi sono riaddormentata. Unica nota negativa il cibo che mi si è bloccato nello stomaco. Ovviamente.

Sackboy - il pupazzo ufficiale di Ricky

Avevo bisogno di un progetto concreto e breve, perchè in queste giornate ci si annoia un po'..
Allora ho pensato ad un pupazzo per Riccardo, fatto a maglia. Mi sono ritrovata lo schema di questo personaggio del gioco Little big planet (che non conosco personalmente ma mi è sempre stato simpatico). Ho trovato lo schema ufficiale in inglese e poi uno non proprio ufficiale ma spiegato meglio su certi passaggi che l'altro abbreviava troppo. Infine ho trovato su un sito la spiegazione passo passo delle mani, senza la quale sarebbe stato davvero difficile portarle a termine!



[Questi sono schemi a maglia, esiste anche la versione ad uncinetto però!]

Schema ufficiale.

Schema non ufficiale ma più chiaro e dettagliato, non seguite lo schema di come si assemblano i piedi perchè qui prevede il feltro.

Spiegazione braccia e mani passo passo, dovete solo scendere un po' in giù nella pagina per trovarlo.



Consigli per le imbranate (sia in inglese che nella maglia) come me:


    • Quello che in definitiva vi occorre:

      • un gomitolo di lana marrone

      • due ferri adatti alla lana (se ci pensate è tutto in scala, quindi potete farlo anche di dimensioni diverse)

      • un ago da lana

      • una zip

      • dell'avanzo di filo di lana panna (ma va bene anche verde a vedere l'originale) un po' più sottile di quello usato per il corpo

      • imbottitura per cuscini (io l'ho rubata ad un cuscino molto pieno)

      • due bottoni e del filo nero per occhi e bocca (pensavo di usare del filo mulinè così da dare un po' di luce)

    • Traduzione punti:

      • cast on/off: avvio/chiusura maglie

      • knit è una maglia dritta

      • purl è una maglia rovescia

      • knit 2 stitches together è lavora due maglie insieme

      • increases è un aumento

      • stocking stitch è la maglia rasata (viene considerata anche "dispari" cioè partendo da un ferro rovescio e finendo con uno dritto)

    • Io mi sono basata sopratutto sul secondo schema che ho trovato più semplice, tuttavia non sempre tornavano i conti con le maglie totali. Ma mi arrangiavo grazie al conteggio che c'era tra le parentesi quadre [] aggiungendo o togliendo maglie sul ferro successivo.

    • Invece di incollare la zip l'ho cucina a filo di cotone, inoltre ho creato a maglia un interno così che se la zip si apre non c'è l'imbottitura ma una specie di taschino segreto.

    • Per le gambe appunto nel secondo schema dice di usare due cerchi di feltro, io ho fatto passare invece il filo nei punti e stretto come per la testa, poi ho modellato il piede una volta imbottito.

    • Per le braccia ho seguito da subito la spiegazione del sito, la mano viene fatta specularmente per quanto riguarda il pollice esterno/interno, mentre le altre dita vengono lavorate a cavallo, in modo che una volta piegato a metà il lavorato le dita si raddrizzino nella parte centrale. Quindi non vanno fatte 4 mani come per un momento ho temuto io :-p

      • Quando dice di tagliare il filo a un metro, credetemi basta e avanza, per cui non fatene un metro e mezzo per paura di non arrivare alla fine.

      • Quando lei scrive "turn and work on these 6 stiches only" non significa che dovete lavorarle tutte 6 le maglie, ma dice solo che quando girate il lavorato dovete agire su quella parte, il che è anche abbastanza ovvio, le dita si fanno di tre maglie quindi quando girate i ferri continuate con le istruzioni dimenticandovi quel "work on these 6 stiches"

      • Di tutte le dita si fa un rovescio, un dritto e la chiusura con l'ago, ve lo dico perchè io mi sa che mi son persa un dritto di un dito che è venuto più piccolo (e purtroppo non era neanche il mignolo).

      • Le ultime due immagini si riferiscono alla mano completa, già piegata (e molto probabilmente stirata, visto che la mia si arricciava tutta!).

    • Assemblare poi il tutto è piuttosto semplice, anche se fissare le braccia è stata dura e fissare la testa con un pezzo interno per non farla cadere è stato inutile, visto che poi con le mani l'ho dovuto spostare una volta fissato il collo, perchè nel frattempo era sceso.

    • Il mio una volta imbottito ha presentato dei buchi dove avevo fatto gli aumenti, sono passata con della lana per riempirli.

    • La zip l'ho scelta di plastica perchè così è meno spigolosa, visto che si tratta di un gioco per bambini, per i primissimi tempi si può anche fissare con un punto in modo che non si possa aprire anche solo accidentalmente.

    • Gli occhi sto valutando se farli fare all'uncinetto, in filo di cotone un po' brillante, in modo da poterli fissare meglio che non si stacchino. Poi magari una volta cresciuto sostituirli.



La cosa che mi piace è che anche se non è una bambola si possono fare due o tre vestitini per personalizzarlo o comunque per creare un tema a seconda delle stagioni. Così rimane un pupazzo maschile ma con il divertimento di una bambola classica.  In giro infatti lo trovate col cappello e la sciarpa di lana, con costumi di altri cartoni, con parrucche o occhiali.

E questo è il mio risultato finale, mancano occhi e bocca perchè non ho ancora il filo e come dicevo sopra sto valutando come farlo, ma sono molto orgogliosa di come sia venuto! Per qualsiasi consiglio o dubbio chiedete pure, io avrei tanto voluto poter chiedere a qualcuno invece che impazzire dietro certi punti! :-p



sackboy

Cronachette feline 2

Ecco è notte, un'altra notte in cui mi alzerò almeno tre volte, in cui mi girerò e rigirerò e farò pure qualche brutto sogno. Una notte in cui il nostro amato vicino copulerà rumorosamente, oppure il figlio in trasferta da lui urlerà contro qualcosa di ingiusto o infine il vicino e qualcun'altro parleranno a voce molto alta.. sono gli unici vicini che sentiamo in tutto il palazzo.
Ma sta notte ci si mettono pure i gatti.

Parte Mindy con la sua tecnica ormai collaudata di smaronamento: zampina in modalità repeat su superfici differenti. Sta notte era un foglio sulla scrivania.
Crat crat crat

Crat crat crat

"Mindy!"

Crat crat crat

"Mindy basta!" -  finto avanzamento verso la gatta snervante che va via, per poi tornare... crat crat

Alla fine ho ceduto, mi sono alzata "Cosa c'è Mindy, dimmi cosa c'è" frase di rito che avevo già insegnato al cane (e lui prontamente mi portava ora verso il cibo ora verso l'acqua.. ma molto più spesso verso il cibo).
Lei mi porta verso lo sgabuzzino-dispensa-delle-leccornie-feline.
Allora vado in cucina e metto la metà scatoletta di carne che era rimasta in frigo nelle ciotole, il parassita Mork sentito della scatoletta arriva pronto.

Torno a letto.

Mi giro e rigiro, occhi sbarrati, fame nella pancia, sono giorni grigi per l'omino della sabbia...
Poi finalmente prendo sonno, almeno credo.



Stunk stunk stunk

Ecco, questo è invece è Mork che ormai si è convinto di dover controllare il traffico aereo dei merli mattutini. Quando ha fatto caldo (cioè quei tre giorni di un mese fa) gli aprivamo anche, e lasciavamo la porta aperta fino quando ci alzavamo.

Stunk stunk stunk

"Mork!"

Per fortuna il maschio è più cedevole, al secondo Mork smettila, è tornato a dormire.
Io no però.

Quando ormai stavo valutando se alzarmi, Mork è approdato sul mio fianco, fuseggiante. Mi sono arresa a questa palla di pelo.

Donne, se siete in dubbio di fare un figlio o no, fatevi prima un gatto (povere piccole cavie), capirete se avete abbastanza sopportazione e amore da dare. In caso contrario non date via il gatto però, mi raccomando!

La doppia vita


Strano libro (che ho faticato assai a portare avanti) che su una base di racconto comune della gravidanza si sbilancia ora totalmente sulla vita privata della scrittrice e ora su dettagli medici molto tecnici! Lunghe divagazioni quindi, impregnate talvolta di lunghi elenchi di oggetti o idee.

Non so, forse non doveva sbilanciarsi così tanto, perchè dei dettagli del suo rapporto con il compagno non è che mi interessasse molto (sopratutto quelli di quando si sono conosciuti, ma che c'entrano?), come non mi interessava molto di tutte le fasi del travaglio secondo per secondo che ho scritte anche sul manuale della gravidanza.

Nel complesso ho trovato il libro interessante da metà in poi, ovvero dagli ultimi mesi di gravidanza alla nascita della bambina. Prima divagava troppo sulla sua vita di ballerina e inegnante, sul suo appartamento e sul suo compagno oltre che su sua madre, sua sorella...ecc.
Dal travaglio in poi abbondano descrizioni tecniche di fenomeni come il parto, l'allattamento, però nel mezzo poi si trovano anche alcune cose carine su cui riflettere.

"Quando arrivammo a casa, ero esausta, ma seguii Kory e Ella su per le scale. Il nostro appartamento mi parve freddo, vuoto e molto più grande. Non era adatto a un neonato. Ci fermammo nell’ingresso guardandoci e dandoci un’occhiata intorno. Dove dovevamo metterla? Sul divano? Sul pavimento? Sul letto? Nella culla? In camera nostra o nella sua? Sembrava una scelta di cruciale importanza. Di certo esisteva il punto giusto, ma forse noi avremmo scelto quello sbagliato. La piccola sembrava del tutto fuori posto, e anche noi. Posammo il seggiolino da viaggio in mezzo al nostro letto matrimoniale e ci sembrò troppo provvisorio e isolato. Incapace di trovare una soluzione migliore aprii la cintura di sicurezza, sollevai Ella dal seggiolino e decisi di tenerla in braccio, il luogo che più le apparteneva. Kory tolse la copertura al divano letto, le cambiò il pannolino e la appoggiò al mio fianco, tutta infagottata. Io usai una copertina per coprirmi senza disturbarla. Ella era distesa contro di me, il mio braccio piegato a proteggerle la testa, un affarino caldo e solido. Me ne restai ferma cercando di abituarmi alla sua presenza, poi Kory ci raggiunse e riposammo, tutti e tre, nel pomeriggio assolato. Trascorsero alcuni minuti o forse un’ora. L’appartamento era silenzioso. Ella dormiva. Restammo lì, sentendoci una famiglia, per un lungo periodo fuori dal tempo, domandandoci cosa sarebbe accaduto in seguito."

(La doppia vita - Il quarto trimestre)

Sul finale poi si perde di nuovo in morbose descrizioni e lunghe divagazioni, si parla di apprendimento e di linguaggio e della meraviglia con cui un bambino si esprime.

Diciamo che mi aspettavo di sicuro un testo più riflessivo, più evocativo di riflessioni e meno di oggetti cose o situazioni personali. Il tono in cui è scritto è molto pacato e la narrazione lenta. Lei è anche una brava scrittrice, ma forse andava delineato meglio il tema e l'organizzazione della trama.

Istinto

Qualche giorno fa abbiamo avuto l'incontro con il pediatra.
Al di là di varie informazioni tecniche, mi ha colpito un'aspetto di quello che diceva la pediatra. Ovvero il suo approccio totalmente naturale, dalla cura del moncone ombelicale fino allo svezzamento.

Quello che ho capito, che mi ha trasmesso, è che gli adulti (cresciuti in città, che cambiano i loro ritmi per piegarli al lavoro, che vivono di tecnologia ecc..) perdono praticamente del tutto l'istinto che contraddistingue invece tutti gli animali. Ma il neonato no, è ancora pregno di queste pulsioni che lo portano a mangiare solo se hanno fame, a dormire se hanno sonno, ad autogestirsi insomma. Per cui quello che dobbiamo fare noi mamme è assecondarli.



Lei parlava di allattamento a richiesta, di non farci problemi nel tenerli in braccio "perchè poi prendono i vizi", di usare una fascia per fare in modo che possano stare a contatto con noi (ma anche col partner). Che i neonati hanno bisogno di contatto continuo, hanno bisogno di poter mangiare quando hanno fame, sopratutto in piena notte (perchè questo tra l'altro aiuta molto la produzione del latte). Ci raccontava di un video in cui si vede proprio che il neonato rotola verso la mamma nel letto quando ha fame, per poi tornare nella sua parte di letto per dormire.

Ci diceva di non preoccuparci se abbiamo paura di non riuscire a svegliarci la notte, perchè le mamme di solito si svegliano qualche attimo prima che il bambino pianga. Questo è stato anche confermato da degli studi che hanno visto come l'encefalogramma di mamma e bambino siano uguali nei primi mesi di vita.

Tutto questo mi ha fatto pensare quanto la maternità ci possa riportare al nostro stato più brado, più animale, quasi come fosse l'unico modo per tornare davvero alle origini. Mi ha fatto sentire speciale, in quanto donna, il poterlo sperimentare. E, senza entrare troppo nel trascendentale, sempre la pediatra ci ha ricordato che siamo mammiferi quindi allattamento e contatto fisico sono alla base di tutto.



Per cui via all'istinto, libero sfogo alle coccole e ristoriamoci delle fatiche gravidiche con un ragnetto attaccato al corpo!

Panico dell'ultimo minuto

Avete presente il panico che pare sia tipico del giorno delle nozze? Prima tutto bello, poi quando indossi il vestito, ti sistemi, parte il panico e i ripensamenti: "Ma starò facendo la cosa giusta? Mi sarò rovinando la vita? Ma stavamo tanto bene anche prima!". Questo sopratutto in quei matrimoni classici, dove la coppia non ha mai convissuto e si conosce poco.

Ecco alla fine dell'ottavo mese, nei momenti in cui sono più stanca o sola, ecco affiora quel panico da ultimo minuto. E allora, nella notte, quando Lui dorme beato, e neanche il gatto mi segue per farmi compagnia mentre vado in bagno, penso:

Ma sarò in grado di fare da madre? Non mi sento più figlia da un po', ma questo basta?
Ma non sono troppo piccola? C'è questo strano conflitto dentro di me, per cui mi sento forte e indipendente ma allo stesso tempo mi sento ancora piccola e la società non fa che confermare che "...18anni sono pochi, per promettersi il futuro.." (io Lui l'ho conosciuto quando avevo 19 anni e siamo insieme da allora...).
Avrò pazienza con il piccolo? Che già ora quando tira troppi calci mi vengono i nervi?
Sarò in grado di proteggerlo? E non dico dalle cadute, dalle malattie, no io penso ai bulletti a scuola (che fanno paura un po' anche a me), oppure dalle persone che vogliono imbrogliarlo in modo più sottile..
Sarò in grado di riconoscere e affrontare in modo adeguato situazioni difficili come disturbi alimentali o psicologici? 

Il fatto è che da quando abbiamo iniziato a pensarci, fino poi a quando è successo, avevamo un'idea comune e idilliaca della famiglia. Poi iniziati i problemi e i lunghi mesi della gravidanza, quei pensieri sono sfumati per poi scomparire del tutto sommersi da: nausee, vomito, dolori, fastidi, ma anche dal lavoro di Lui che l'ha impegnato molto in questo periodo, dal mutuo che non arriva, persino dal materasso del lettino che non arrivava! *

I mesi centrali della gravidanza non ti fanno capire davvero cosa sta succedendo, di fatto ti riposi un po' dalle fatiche precedenti (sempre se non ti è andato tutto liscio). E' verso la fine che questo piccolo Alien che ti rotola dentro inizia a farti un po' paura. Fa paura perchè anche se informe (sarà la testa o il sedere? quella cosa era una mano, un piede o un ginocchio??) lo senti vivo e presente, partecipe di quello che accade all'esterno (sente musica, voci famigliari, si muove di più quando la nonna lo tocca o il papà si avvicina).

Volevamo una famiglia, allargarla, ma non sto creando un bambolotto, sto creando una vita. Ecco di questa cosa ancora non riesco a capacitarmi di come sia possibile. Il processo l'ho già visto avvenire in cani e gatti, e meno spesso in persone. La pancia cresce, si gonfia, poi esce un essere nuovo. Mi pareva normale e logico. Ora non riesco a capire bene la connessione delle cose. Non riesco più ad immaginare come allora, il futuro.

E io non posso scappare dall'altare ormai. Devo attendere con ansia la cerimonia (travaglio e parto, mi tormentano come ogni futura madre..), superare il pranzo (i giorni all'ospedale che saranno belli e impegnativi allo stesso tempo) e i balli di gruppo ( le orde di parenti e amici in trasferta per vedere il nuovo nato) per poi trovarti sola, con tuo marito che neanche conosci bene dopo tutto, nella stanza da letto (io, Lui e il bambino, soli in una casa silenziosa, con due gatti neri curiosi..).

La città incantata

Fortunatamente il mattino, un po' più riposata e con un po' più di luce intorno a me, questi pensieri si infilano di nuovo negli angoli della casa come la polvere.

* Forse ne avevo già parlato di questa cosa.. ma non trovo dove, perdonatemi la ripetizione, nel caso!

Intrattenimento d'attesa 2

E abbiamo finito vari telefilm in quest'attesa... mi sono quindi armata  di una nuova serie di telefilm per ingannare il tempo:

Dottor house, la sera quando ceniamo, su la 5 (ora si è appassionato pure Lui), che ha comunque sempre il suo fascino nonostante l'età.



Poi, probabilmente perchè frequento pochi uomini oltre a Lui e a Riccardo, che però si esprime più che altro a gesti al momento, dopo le nuove puntate andate in onda su Rai 1, ho deciso di rivedermi tutte le puntate de "Il commissario Montalbano". Ho sempre adorato i gialli, questo poi è ambientato al mare per cui mi stimola anche il senso dell'estate che è incredibilmente sviluppato in questo periodo.



Finisco di vedere Revenge con le ultime puntate della seconda serie. Intrigante sopratutto all'inizio, ora la curiosità è quella di capire se regge la trama all'infinito, o se prima o poi si riuscirà a vendicare di tutti e cambieranno titolo e registro.



Anche Pretty little liars devo finirlo, ma siamo già alla terza serie; e ammetto che è proprio un po' stupidino, però voglio sapere chi è A! :p





E infine Touch da vedere con Lui quando non c'è niente in tv, visto che la prima serie ci era piaciuta molto. Anche qui alcuni collegamenti stavano su per miracolo, però l'idea che tutto sia collegato è bella.

Duchesse di farina di ceci

ingredienti per 2-3 persone

  • 250 g di farina di ceci

  • 700 g di acqua

  • 30 g di burro

  • 20 g di olio

  • 70 g di formaggio grana grattugiato

  • 1 pizzico di noce moscata

  • sale q b

  • pepe q b

Aggiungete in una casseruola la farina di ceci e a poco a poco l'acqua, con una frusta, per evitare grumi. Aggiungete il sale e fate addensare sul fuoco dolce (attenzione che non si attacchi o faccia grumi nella cottura). Vi accorgerete della densità giusta quando mescolando inizierà ad assomigliare ad una crema pasticcera. A questo punto unite il grana, il burro, l'olio e le spezie.

Lasciate poi riposare il composto in modo che si raffreddi un po'. Scaldate il forno a 180°, e con la sac à poche fate dei ciuffetti su una teglia coperta di carta forno. Lasciate in forno un quarto d'ora circa, finchè si forma una crosticina croccante esterna.

Due consigli:

  1. Formate tutti i ciuffetti subito, se no l'impasto si addensa troppo raffreddandosi e si fa fatica a spremere la tasca. 

  2. Il composto può essere assaggiato anche prima di essere cotto in forno, per cui fatelo così da capire se è di vostro gusto o bisogna aggiungere sale, formaggio o altri aromi.

Un suggerimento:

  1. Questo piatto è ottimo per assumere proteine senza dover per forza mangiare i legumi per come sono. E' ottimo anche per i bambini (visto che assomigliano alle crocchette di patate) e per gli adulti un po' viziosi come me e il mio compagno. 

Interviste

Leggevo un intervista ad un attrice (Valentina Cervi, che non ho idea di chi sia, tra l'altro) 37enne, futura mamma al quasi ottavo mese di gravidanza. Su Donna Moderna.

Nella prima parte bellissime foto dai toni cipria e sabbia, realizzate su una bella spiaggia chiara con la luce del prossimo tramonto. I vestiti sono leggeri e per lo più ecrù e i prezzi che vanno dai 250 ai 2000 euro, è vero non sono vestiti premaman quindi si possono riutilizzare. Ma non mi va di spendere 50 euro, figuriamoci 500!
Consigliano di coprire il decoltè visto che cresce di mese in mese.. non ne capisco l'utilità, coprendolo a me sembra pure più grande! Coulisse per indossare i pantaloni fino al nono mese, si, ma che taglia devi prendere? Diciamo che la coulisse dura dal 3° al 7° forse, poi dipende da pancia a pancia.

Nella seconda parte c'è l'intervista:
dice di essersi trasformata in una "leonessa" - mentre io mi sento anche più indifesa
dice che la pancia è protettiva, la fanno sedere sul bus e passare avanti al super -  devo trasferirmi a Roma o dove cavolo abita lei perchè a me invece, davanti alla cassa prioritaria, dicono "ero solo andata a prendere una cosa! perchè mi è passata davanti??", "perchè sono incinta e questa è la cassa prioritaria.." (notare che avevo già fatto passare una davanti visto che aveva già caricato tutta la spesa sopra, e la pancia ormai si vede eccome) e questa acida risponde "ahhh, allora ha fatto bene" e poi si mette a sparlare del tempo che è in ritardo ecc con la vecchietta dietro di lei
la gravidanza è uno stato di grazia, mi sento wonder woman -  e su questo sorvolo se no sono io che divento acida
il mio compagno è fantastico, mi tratta come una regina. E' incantato da come cambia il mio corpo e dalla forza che noi donne abbiamo di vivere in due come fossimo una - sulla prima parte che dire? sul fatto di vivere in due come fossimo una bè è una bella frase, una bella immagine e un bel pensiero, questo lo ammetto
dice che ha preso nove kg, che mangia di tutto purché sia sano, e una volta a settimana si fa un fritto per tenere allenato il fegato - no comment
dice che fa il bagno nell'olio di mandorle - non so se si riempie la vasca di olio o ne mette solo un po', ma ieri ho provato visto che dovevo fare il bagno, in effetti non è male, ma non me lo posso permettere tutte le volte
le chiedono del suo look in gravidanza, lei dice che ha una divisa fuseaux e maglie attillate - ecco, perchè non avete fatto il reportage sul suo look? a me interessava di più visto che è come il mio e magari trovavo qualche spunto in più..



Insomma credo che interviste del genere siano la causa per cui ci sono questi falsi miti sulla gravidanza. Poi vabbè va da donna a donna, da gravidanza a gravidanza. però non esageriamo! Quando è venuta a trovarmi un'amica e mi ha chiesto della gravidanza, ammetto che forse ne ho disegnato un quadro troppo tremendo, ma almeno una si prepara! Poi magari e lei va meglio! Ci sono tante cose che possono capitare, e questo è giusto che uno lo sappia.

Corso preparto

Sono finalmente andata al corso preparto! Non eravamo tantissime, le età si distribuiscono tra i 25 e i 35 con picchi di 20 e 40 anni. Ci sono due straniere (le più giovani tra l'altro.. tra le italiane io sono la più giovane), questo penso che sia un quadro abbastanza rappresentativo dell'Italia di oggi..

L'ostetrica sembra si sia dopata ma è simpatica e si vede che ci crede in quello che fa, si è capito da più cose che ha detto, che lei (e la struttura) ci tenevano a fare il corso nonostante non ci siano i mezzi adatti e loro siano sovraccariche di lavoro. E questo fa tanta tenerezza ma anche tanta rabbia se uno pensa ai soldi sprecati altrove.

Ci ha fatto il solito terrorismo psicologico da: non prendete troppo peso! Mangiate dolci una volta a settimana, carboidrati due volte al massimo.. e io facevo finta di niente.

Faremo ben tre incontri con i papà, e penso che Lui non veda l'ora di essere reso partecipe. Due incontri sull'allattamento e uno dopo il parto.

Una cosa inquietante che ha detto è che le primipare in genere partoriscono dopo, è molto raro lo facciano prima, sigh sigh.

Cose che ho imparato grazie alla gravidanza


  1. il ciclo mestruale non è poi così brutto

  2. non avrei mai pensato mi sarebbe mancata la mia 3D,

  3. e neanche la mia morbida pancia che nei pantaloni 44/46 faceva comunque bella figura

  4. la fortuna di poter camminare molto sentendosi autonome

  5. il piacere di potersi muovere liberamente, avendo il completo controllo del proprio corpo: di giorno, di notte, nel sesso e quando si è malati

  6. ho imparato che la pazienza può davvero non avere limiti, come i limiti della sopportazione che si spostano sempre più lontano

Le gioie dell'8° mese

Bene è iniziato l'ottavo mese e posso dire che non riesco più a dormire, la pancia inizia a pesare ed essere ingombrante, l'acidità mi viene a trovare verso le 11 e poi dopo cena, mi manca spesso il respiro e da seduta non posso piegarmi sulla destra perchè c'è la sua testa sotto la costola!

Riguardo il sonno... considerando che pancia sotto è off limits da tempo, che pancia sopra è sconsigliato (e comunque ora mi blocco a stare più di 5 minuti in quella posizione), che a destra c'è il teppista che tira calci perchè poverino sta scomodo, l'unica posizione rimasta è a sinistra. Già fare tutta la notte su un lato è improponibile, aggiungeteci che ultimamente i gatti dormono tra le mie gambe e Lui si attacca a cozza sul lato destro. Potrete immaginare come mi sveglio quando devo andare in bagno... sudata marcia, bloccata da tutti i lati (il lato sinistro è ostacolato dal cuscino-serpentone-peso-morto che si incastra ovunque quando cerco di uscire dal letto). In ogni caso dormire risulta difficile e faticoso, ultimamente se non faccio brutti sogni sono nervosa, mi giro e rigiro pesantemente, ho sete e va da se che non mi piace più dormire!

Riguardo la pancia... è scomoda, inizia a diventare vistosa e non so come cavolo vestirmi!

Riguardo l'acidità... cerco di resistere ma è dura, l'istinto è quello di bere, ma peggiora la cosa. Mangiare diventa spiacevole perchè la senti sempre lì e ti rovina il gusto di tutto. Non voglio andare avanti ad antiacidi quindi cerco di tenermi, ma a volte non ce la faccio proprio.

Riguardo al respiro... la cosa assurda è che manca nei momenti meno sospetti: seduta sul divano, mentre cammini tranquilla, mentre cucini, poi magari sali le scale e il fiato ce l'hai normale! E' comunque una brutta sensazione non avere abbastanza aria!

Riguardo i piegamenti... è buffo, mi sento un tubero in questo periodo, avete presente miss. Potato, quella di Toy Story? che può muovere solo le braccia? Ecco. Qualsiasi altro movimento è mutato, piegarmi in avanti ha i suoi limiti di raggio dato dall'ingombro. Indietro non se ne parla proprio. Sul fianco sinistro è ok, ma il destro appunto è occupato dalla testa e quindi non si incastra la costola dove si incastrava un tempo, ma sbatte su sta cosa dura. La torsione è bandita perchè l'utero tira dappertutto. Probabilmente a 80anni sarò più ginnica!

W.e. con il sole

Uno dei pochi giorni di sole, e per meglio dire uno dei pochi w.e. con il sole!
L'idea era quella di fare un po' di spesa al mercato e poi andare a godersi il sole in qualche parco..

E io sto male.
Inizia tutto con il gonfiore, mi sembrava di scoppiare, poi vado in bagno e vado ...come dire... morbido.
Poi dopo un po' corro di nuovo in bagno a rimettere la colazione.
Questo schema lo ripeto random fino a pranzo dove mangio solo due forchette di riso, poi lo schema si ripresenta, anche dopo la caramella per togliere il gustaccio in bocca, e anche dopo la semplice acqua.
Morale, sono le cinque del pomeriggio e non ho cibo in corpo, neanche acqua.
Mi sento debolissima, inizio ad avere qualche linea di febbre che mi porta ad avere freddo.

Quando Lui torna dalla spesa al marcato andiamo dritti al pronto soccorso, mi sentivo troppo debole  e incolpa perchè non riuscivo neanche a bere. In ginecologia guardano il feto che sembra stare bene, movimenti rallentanti per la febbre che ora è arrivata a 38. Il ginecologo controlla il collo dell'utero e rimango per tutta la visita a gambe aperte davanti a tre non so che cosa che erano vestite di bianco e ridacchiavano guardandomi là sotto, ho fatto finta di niente ma avrei voluto gridare "che cavolo avete da ridere eh???".
Decidono alla fine di tenermi lì e farmi qualche flebo ricostituente (tra l'altro prima flebo della mia vita, che emozione).
Dopo metà della seconda mi sento già meglio, mangio qualcosina visto che ormai era ora di cena, verso le nove vengo sbrigativamente dimessa.

Sta mattina mi sentivo molto meglio, abbiamo dato una pulita alla casa perchè dopo ieri era di nuovo devastata, abbiamo pranzato e ora dopo aver lavato i piatti volevamo fare due passi.

Il cielo si è coperto e sta tirando un'arietta poco raccomandabile...

Che nervi.



ps:
l'ecografia ha rilevato che mio figlio è allegramente podalico! Quindi o si è rigirato.. oppure quella del consultorio mi ha detto una scemenza... vabbè, meno male che è presto ancora ha tempo di girarsi!

Sei un pezzo di pane

...o di pan brioches.

Ieri in preda alla noia ho messo in produzione il pane, con una ricetta che "ormai uso da quasi tre anni" e poi ho voluto sperimentare il pan brioches, perchè le brioches son tanto buone da mangiare la mattina, ma non me le posso permettere in questo periodo, pena diventare una mongolfiera, quindi meglio optare per qualcosa di buono (e migliore rispetto a dei biscotti industriali) ma più per così dire leggero, rispetto le normali brioches.

PANE TIPO CASERECCIO

Questa denominazione in panetteria mi ha sempre fatto ridere, dopo due anni che uso questa formula ho provato ieri a sperimentare un piccolo cambiamento che mi è piaciuto (ed è piaciuto) parecchio, per cui ve la posto già modificata (ho poi solo cambiato il miele con il malto, che è meno dolce, ma nutre lo stesso il lievito).

2 cucchiai d'olio evo
1/2 cucchiaino di sale (da mettere per ultimo, io vado sempre a occhio comunque con il sale)
2 cucchiai di
mielemalto d'orzo (penso vadano bene anche altri tipi di malto, purchè non siano troppo dolci)
250gr di farina integrale (io ne uso una del mulino, molto spessa; ne ho trovate di biologiche molto valide, molto meglio di quelle da supermercato)
125gr di farina manitoba
125gr di farina 00
12gr di lievito di birra (anche qui capita che vado ad occhio, mezzo cubetto va più che bene)
Acqua q.b. (non me la sento di dare una dose, perchè dipende tutto dall'umidità che c'è in casa!)



Impastare tutti gli ingredienti (io sono solita congelare il lievito per evitare vada a male prima che prepari qualcosa, per cui per scioglierlo utilizzo l'acqua tiepida), il sale per ultimo. La palla deve essere omogenea e staccarsi dalle mani molto facilmente.
Mettere a lievitare in un luogo caldo, coperta da della pellicola (se non fa abbastanza caldo e i termosifoni sono spenti, mettete la terrina in forno con la luce accesa, sempre una cavolata ma funziona).
Dopo circa tre ore, dare una veloce impastata per rompere la lievitazione, riformare la palla, ricoprire e rimettere a lievitare per altre due ore.
Formare il pane a piacere (filoncino, panini, pane intero...) metterlo su carta forno nella teglia scelta e lasciare lievitare un'altra ora scoperto questa volta, così che si formi una crosticina.
Scaldare il forno a 220° (se elettrico un po' meno), infornare per un quarto d'ora, poi abbassare a 180° e proseguire la cottura per un'altro quarto d'ora.
Lasciare raffreddare il pane su una grata, una volta cotto.



IL PAN BRIOCHES (da una ricetta di Luca Montersino)

250gr di farina (ho fatto un mix tra manitoba e 00)
40gr di latte intero tiepido
7gr di lievito di birra
90gr di uova (ho messo due uova, anche se erano un po' troppe, e infatti ho dovuto aggiungere farina)
35gr zucchero semolato
7gr di miele (ho messo anche qui il malto, ma ha dolcificato davvero poco e sono rimaste poco gustose.. usate il miele, o aggiungete più zucchero)
5gr di rum
70gr di burro (ce ne sarebbe voluto di più, ma mi è sembrato abbastanza anche una volta sfornato)
4 gr di sale (un pizzico, che però forse mi sono dimenticata alla fine!)

Impastare tutti gli ingredienti tranne sale e burro, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Aggiungere poi il burro morbido e il sale, impastare fino a che il burro si sia amalgamato bene. Formare una palla e lasciare lievitare in un luogo caldo fino al raddoppio, coperto da pellicola. Spezzare la lievitazione e mettere a lievitare in frigo tre ore.
Formare le brioches (volendo potete fare anche un unico pane da tagliare poi a fette) e mettere a lievitazione fino al raddoppio.
[ecco a questo punto non raddoppiavano, forse perchè erano troppo fredde da frigo e il forno con la lampadina non bastava, per cui ho aspettato un'oretta e poi ho infornato comunque]
Infornare a 180° fino a doratura.



Queste brioche non sono male come consistenza, però manca qualcosa, consiglio o di aumentare gli zuccheri (se le volete "lisce") oppure di riempirle o decorarle con marmellate, cioccolato ecc..

Io poi ho fatto a fette quasi tutto il pane e messo in un sacchetto gelo, preso quasi tutte le brioches e messe in sacchetto gelo, congelato tutto così la mattina o a cena quando c'è bisogno si tira fuori, 5 minuti in forno al minimo e ho tutto morbido e profumato. Altrimenti mi si secca tutto e non ce la facciamo mai a finire le cose (perchè combinazione quella settimana che ho fatto il pane siamo sempre a cena da qualcuno, a pranzo fuori o gli alieni ci rapiscono).