La madre che volevo essere, il figlio che volevo avere

Fin da prima di concepire un figlio, di solito, una madre sogna i suoi figli.
Nel mio caso figlie, e vivevamo pure tutti al mare.. evvabbè.
E sognavo di fare trecce, costruire cucine, ballare.
Poi ho scoperto di avere un maschio dentro quel pancione, causa di tutte quelle nausee.
Allora i sogni sono virati su altre cose da fare insieme, costruire casette, giocare ai pirati, usare le costruzioni ecc.
E quando è nato mi immaginavo quando l'avrei portato in giro mano nella mano, quando mi avrebbe raccontato dell'asilo e così via.
Ora quel tempo è quasi arrivato e la mia mente va oltre, immagino quando andrà a scuola, quando leggeremo Harry Potter insieme, ma a volte volo ancora più avanti con la fantasia..

Fin da prima di concepire un figlio, di solito, una madre sogna come sarà da madre.
Nel mio caso amorevole, paziente, fantasiosa.
E sognavo di costruire oggetti per i miei figli, leggere tante storie, insegnare tutte le cose che so. Ridere e far ridere, sognare.
Cucinare torte e tante cose sane ma creative, vestirmi bene, essere tranquilla e ordinata.

E poi uno si scorna con la realtà.

E ti ritrovi un figlio che non soddisfa le aspettative e magari non riesci proprio a fare un gioco di senso compiuto, non mangia le cose particolari che prepari apposta ma adora quelle che prepari per te e il padre. Ti ritrovi un figlio molto attivo che non si stanca mai, che non sta mai fermo, che deve correre e arrampicarsi per essere felice e soddisfatto.
Un figlio che non ti permette di fare tutto quello che volevi fare con lui perchè la lettura dopo un po' lo annoia, per mano non ci sta molto, seduto non resiste.
E ti ritrovi ad essere una madre che grida, sfinita, arrabbiata, che ogni tanto ha alzato anche le mani, una madre stanca che a volte si è chiesta perchè si è andata a complicare la vita.
Una madre piena di tante paure e dubbi, timori e quesiti.
Una madre sempre in pantofole e tuta (che a volte usa per dormire anche), una madre che non ha il tempo di truccarsi e che non si vede più molto bella.

Se apro gli occhi cosa vedo?

Non avrei però pensato di gioire al pensiero che mio figlio grande si fosse infilato una calza da solo a 2 anni, e che il piccolo quando torno pretenda di essere salutato se no si mette a piangere a 5 mesi. Non avrei mai pensato di scoprire che in alcuni casi ho una pazienza infinita (perchè Ricky sfiderebbe un santo), e che ho una forza di volontà incredibile (perchè Andrea ancora mi fa male quando lo allatto, ma sto iniziando lo svezzamento e contrariamente ai pronostici sto ancora allattando). Non avrei mai pensato di insegnare al padre e ai nonni a comportarsi con i bimbi, e scoprire anche di avere un buon metodo.
Non avrei mai pensato di riuscire al primo colpo su alcuni aspetti come lo svezzamento, l'uso del ciuccio, la nanna (almeno del primo, sul secondo ci stiamo lavorando).
Non mai pensato di essere meravigliata dallo scoprire pian piano il carattere di mio figlio. E sorprendermi ogni volta che fa o impara qualcosa di nuovo. E di essere felice che abbia un carattere curioso e vivace.

Quando i conti tornano

Col tempo cerco di allontanarmi sempre di più ai sogni che avevo fatto e vivere invece la vita che ho, i figli che ho, certo cerco di migliorarmi e diventare un pochino più simile all'idea che mi ero fatta di madre, ma cerco di lasciare spazio a loro riguardo i sogni di figlio.
Perchè se mi guardo intorno, tolte le fatiche e tutto il resto ho comunque un figlio (l'altro è ancora troppo piccolo per poter tirare le somme) simpatico, che la maggior parte delle volte mi ascolta, che mi sorprende quando si comporta bene in situazioni particolari, e sopratutto che sembra felice (ecco magari ora si deve ancora un po' riprendere dall'arrivo del fratellino, ma anche su questo ci stiamo lavorando!).

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