A cena da amici?

Con un figlio cenare fuori diventa una vera impresa a volte, a volte invece è uno spasso.
Da tempo, complice anche l'indole sportiva di Ricky, abbiamo iniziato ad apprezzare davvero i ristoranti con area bimbi, lui si sfinisce divertendosi e noi mangiamo abbastanza tranquilli.
L'altra sera invece abbiamo organizzato con amici, un gruppo di amici senza figli.
Abbiamo prima chiesto per fare a pranzo eh, ma non hanno voluto.
Poi abbiamo chiesto per optare per un locale con area bimbi, ma bimbi uguale rumore quindi no.
Allora abbiamo chiesto se almeno si poteva fare a casa di qualcuno così da non dover rincorrere il grande per tutto il ristorante. Questa è stata accettata.
La casa non era neanche lontanamente a prova di bimbo, ma per fortuna Ricky inizia ad essere un minimo gestibile, per cui dopo aver raccolto: accendini, una pistola per il silicone, le crocchette del gatto (che vabbè ce li abbiamo pure noi), una coperta piena di peli, delle buste, delle luci per la bicicletta, il radiocomando di un gioco per gatti, un casco, delle scarpe.. si è calmato, tentando poi solo di arrampicarsi sul trespolo per i gatti.
Ah si non so come ha fatto, perchè stavo addormentando il piccolo ma è riuscito a farsi davvero male al naso mentre il papà chiacchierava, ora sembra un pugile.
Sono ormai le nove e le pizze non si sa che fine abbiano fatto, chiedo così di mettere un po' di tv, ma loro non ce l'hanno. Optiamo per uno streaming paperesco.
Nove e mezza le pizze finalmente arrivano, la porto a Ricky in salotto perchè in cucina comunque non ci sarebbe spazio. Alla fine decido di mangiarla anche io con lui, rimaniamo quindi noi due soli, poi però arriva anche Andrea che disturbato dalle chiacchiere non dorme bene.
Per cui in un braccio ho Andrea che dorme, con l'altro mangio, bevo, do da bere e da mangiare a Ricky, cambio cartoni.
Soli in salotto.
Poi qualcuno va in bagno, si affaccia sorride e va.
Una che conosco poco, quindi non voglio prenderla in giro o altro, riporto solo i fatti per come sono, entra e ci guarda, per due volte. La terza volta chiede: "Allatti ancora?" "Sì", "Allatterai ancora molto?" "No non penso" dico in tono ironico pensando a quanto sia tutto complicato ancora, "Avrete altri figli?" qui sto per scoppiare a ridere ma solo ilare dico "No no abbiamo finito", e se ne va.
Poi Lui mi da il cambio, in cucina i discorsi viaggiano a mille e io mi sento una vecchia carretta (nonostante sia la più giovane di tutti lì dentro), riesco a dire due parole di una cosa, poi una mi inizia a raccontare..e Ricky viene da me stufo di guardare i cartoni.
Inizio a fare avanti e indietro con lui.
E' stanco e annoiato, decidiamo di andare.
Fine della serata.

L'avevo messo in conto, gli amici sono i suoi, l'importante che si svagasse un po' lui. Però che sofferenza quando si è in luoghi poco ospitali, per così dire!

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