Buona nuova.

Siamo in attesa, da qualche giorno, di alcune notizie. Siamo fermi, immobili, a volte torniamo indietro.
Ci protrebbero essere delle svolte importanti, o insignificanti.
Potrebbe cambiare tutto e quindi non cambiare niente (come dicevano ne Il gattopardo).
E a volte arrivano risposte, ma si trasformano in nuove domande.
Come un ciclo senza fine, un lungo nastro di Möbius.
Un moto perpetuo fatto di micro e macro domande con micro macro risposte incapaci di fermare il moto. 
E il tempo si dilata ed espande in maniera del tutto casuale e incontrollato.
Un momento bello dura molto più del solito e uno brutto finisce in fretta.
E poi di nuovo uno stallo blocca tutto, tutto, bello o brutto sembra non passare e anche il bello diventa brutto.

Chi non si ferma mai invece è Ricky, che nonostante stia affrontando una nuova ondata di denti (ma dove li mette che li ha quasi tutti?) ormai impara quattro cinque parole al giorno, si arrampica sempre più in alto, cammina più veloce. Ragiona più in fretta.
E' il mio piccolo uragano capace di smontare la cameretta in 5 minuti o di passare 10 minuti ad ascoltare una storia che gli piace, è capace a tirare giù tutti i libri dalla libreria o a far roteare le palline con minuzia da ingegnere.
Torna indietro (facendosi imboccare dopo aver imparato a mangiare da solo), o andare avanti veloce (ha fatto ieri per la prima volta pipì nel vasino) e andare avanti e indietro di continuo.



Nessuna nuova, buona nuova.

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