IKEA
Ricky ha fame, vado alla fighissima zona relax-allattamento (area attrezzata con lavandino, fasciatoio, qualche gioco e una poltrona). Ci trovo un papà che dà il biberon ad una minuscola neonata. Io intanto aspetto dentro, la piccola ha 1 mese e mezzo. Arriva la mamma tutta in ghingheri, tacchi, tutta abbinata, truccata, fresca di parrucchiera. Guarda Ricky, chiede quanto ha e poi dice tutta amorosa "Ecco vedi come sarà la nostra a sei mesi?". Escono. Io penso che quando Ricky aveva un mese e mezzo avevo i capelli con la ricrescita di un anno, ero stanca e piangevo sempre. Non uscivo in posti affollati perchè non avevo ancora capito bene la storia dell'allattamento e biberon. E sopratutto non mettevo i tacchi e non li metto neanche adesso a dire il vero.
Certo l'ho pensato con tanta invidia.
Ma tanta.
Tanto che ad un certo punto arriva Lui che entra trafelato e dice "Non trovo le carte di credito! Devo averle lasciate dai miei, ho pagato quasi tutto in contanti però dobbiamo andare dai miei e tornare se no dobbiamo prenotare di nuovo l'anta della cucina!". Non cambio neanche Ricky, corriamo in macchina a caricare le cose pagate e scopriamo che io non ci sto dietro. Mi rannicchio sotto il top della cucina e facciamo il viaggio sperando che nessuno se ne accorga.
Della serie.. noi siamo fatti di un'altra pasta.
Sicuramente più umani della signora con tacchi alti.
RispondiEliminaPiccole cose, piccoli intoppi ma di certo più sereni