Pensiero stupendo. Nasce un poco strisciando.

Superare il termine fa venire strani pensieri... un po' come quando ti viene la febbre e sembra sia impossibile guarirne.

Superato il termine, prima di tutto sembra impossibile poter partorire. Sopratutto se non hai ancora avuto contrazioni, dolori, o altro che faccia presumere un parto imminente (tralascerò i vari pensieri relativi alla perdita del tappo e la conseguente valutazione del muco ogni volta che si va in bagno). E si fanno pensieri folli del tipo: vivrò tutta la vita con questa pancia? Si perchè in certi momenti, ci si distacca da tutto il processo che porta alla formazione di una nuova persona, e il vivere con una pancia pesante e movimentata diventa un dato di fatto.

Poi si fanno pensieri ancora più folli del tipo: ma se con una scusa vado al pronto soccorso, non è che magari lì mi visitano e scoprono che sono già dilatata, mi rompono il sacco e con due spinte nasce??

Altri tipi di elucubrazioni oscillano tra il: "Devi uscire, devi uscire, devi uscire!!!" e termini più pragmatici tipo:"Oggi no che ho un impegno!".  O ancora tipo:"Ecco adesso potrei farlo, mi sento in forma e rilassata, poi la casa è a posto, la spesa è fatta. Dai ci togliamo tutto per sta sera così nasci anche in una bella data!"; e ovviamente il suo opposto:"No ora no! Ho i capelli che sono un disastro, la ceretta da fare e sono stanchissima, non ce la farei ad arrivare alla fine...".

Poi arrivano i dubbi amletici del tipo: "Ma è meglio se faccio colazione abbondante, che se mi parte il travaglio ho energie a sufficienza, oppure è meglio tenersi leggera così nel caso evito evacuazioni imbarazzanti?".

Oltre qualche pensiero totalmente senza senso del tipo: "Ok, basta mi sono stufata. Voglio finire qui, come faccio? Ah, dite che non si può più tornare indietro ormai?", perchè il bambino giorno dopo giorno, mentre per tutti si avvicina sempre di più, per te si allontana e diventa una cosa sempre più astratta.

E quando non riesci a dormire, non puoi far altro che pensare.
Dopo essermi fissata sull'induzione del parto, sta notte, mi sono dovuta alzare perchè proprio non riuscivo a riprendere sonno e avevo fame. Poi la pancia mi prudeva, la gamba mi faceva male e avevo caldo. Quando sono andata in bagno per l'ennesima volta e la pancia oltre a tirare e prudere mi pizzicava in un punto, stavo per lamentarmi per l'ennesima volta. Quando ho realizzato: è solo una gravidanza alla fine, c'è gente che convive con malattie e problemi maggiori!
(...ok, però quand'è che finisce?)

Ps: non chiedetemi di questi titoli revival che non lo so nemmeno io...

1 commento:

  1. Mi ricordi quando è nata la figlia. Mia moglie non avvertiva nulla salvo tutti i pensieri che paiono comuni alle partorienti. Esce, non esce? Ma quando? Ecc. Pensieri che hai condensato in maniera egregia. Poi il ginecologo le disse "Se 30 di aprile non sente niente, venga in ospedale, alla Mangiagalli (è nata a Milano), il primo maggio". Alle 9 del mattino siamo andati, lasciando la valigia in macchina. Poi l'infermiera è uscita e mi ha detto "Vada a prendere la valigia. E' pronta". Era dilatata di 2 cm e mezzo e alle 15 era nata.
    Vedrai che sarà così anche per te.

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